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Alla Cima Val di Guerra

CRESTA VAL DI GUERRA (2300 m)    PARETE EST “VIA DEL MONDO NUOVO”

 Primi salitori: Sergio Liessi, Claudio Mitri, Lorenzo Beltrame. La parete è stata salita in due riprese: la prima, con L. Beltrame in data 25 Giugno 1999, per uno sviluppo di 220 metri; integralmente con C. Mitri in data 24 Settembre 1999.    

Sviluppo: 520 metri. Difficoltà:dal 3° al 5°+, 2 passi di 6°-. Tempo impiegato : 6 ore

Materiale in parete: 9 chiodi di sosta e 4 di via; 3 cordini su clessidra

Avvicinamento: 40’ dal rifugio Flaiban-Pacherini

Discesa: per facili prati si scende in Val di Guerra al sentiero che dal rifugio Pordenone sale al passo del Mus e riporta al rifugio Pacherini. In alternativa si può traversare verso destra per i prati e per una successiva ardita cengia, pervenendo per canali e sfasciumi sul crestone N-O dove si incontra la via normale della cima val di Guerra, da cui proseguire per la cima o scendere sul passo del Mus (in discesa la via non è evidente).

 Note: splendida via d’ambiente che vince arditamente la grande parete sfruttando i punti deboli, ma con maggiore logicità, dirittura e bellezza dell’arrampicata rispetto alla vecchia via di Del Torso. La salita è discontinua, ma i 60 metri finali di camino sono sostenuti e continui. L’attacco breve e agevole, la favorevole esposizione e l’eleganza del tracciato ne fanno una delle vie più raccomandabili della valle.

 20 metri a destra della via Liessi-Toso, attacco in prossimità dello spigolo arrotondato a sin. del grande portale costituito da due diedri neri poco marcati.

 1)      Salire diritti  per placche gradinate non difficili lungo lo  spigolo arrivando a una prima cengetta  (3°, 2°; 30 m.).

 2)      Spostarsi pochi metri a sin. , salire una fessura obliqua a destra (20 m., 4°), vincere direttamente uno strapiombo (passo 5°, 1 chiodo) e uscire per placche alla sosta (5°-). (35 m.).

 3)      Proseguire in leggero obliquo verso destra per placche e gradoni via via più facili, rimanendo alla sin. dello  spigolo (3°+, 2°; 45 m.).

 4)      Salire  sempre in leggero obliquo verso destra per gradoni fessurati (3°, 3°+), puntando all’evidente fessura verticale sulla destra, che si vince su buoni appigli (5°+, passo 6°-) arrivando al terrazzino (35 m.).

 5)      Sulla verticale un’altra fessura (5°) porta su un facile colatoio che si risale fino a un’ampia cengia detritica (2°), attraversare la stessa (1°) verso destra per circa 15 metri  fino alla sosta dentro un grande  e marcato camino (40 m.).

 6)      Salire il marcato camino che sopra diventa colatoio (4°, 4°+, un passo 5°), uscendone per fessura a sin. o più facilmente a destra (4°) sulla grande terrazza detritica che fascia a metà altezza tutta la parete (35 m.).

Da qui è possibile traversare per cenge a sin. verso la via Liessi/Toso o a destra alla via Del Torso e fino alla via Cozzolino sul Torrione Flaiban.

 7-8)Salire per gradoni e canalini per due lunghezze senza via obbligata ma tenendosi a sin., fino ad arrivare sotto le pareti  verticali giallo nere dell’ultimo salto (2°, 3°; 100 m.).

 9)      Traversare per 25 metri a sin. lungo la cengia che corre sotto strapiombi, aggirando un costone finchè è possibile salire diritti per facili gradoni  (2°; 15 m) alla base di un profondo colatoio, unico punto debole della parete.

 10)  Salire lungo le placche di sin. del colatoio (4°), uscire a sin. per uno  spigoletto (passo 5°) e poi a destra alla sosta sotto un camino (4°). (40 m).

 11)  Attaccare il lungo, meraviglioso camino che taglia verticalmente la parete finale, arrampicando all’esterno sui bordi e prendendo a una biforcazione il ramo destro (attacco 6°- su strapiombo, poi 5° continuo e sostenuto con passi di 5°+; 50 m., 1 chiodo).

 12)  Ancora 10 m. di camino portano a una cengia. Per aeree placche puntare a destra (4°+, 5°-) a una profonda fessura;  strisciarvi dentro (5°) e uscire per placche (4°) su una cengetta detritica (50 m.).

 13)  Spostarsi a destra e per scaglie marcissime (2°) salire verso destra sbucando in breve in cresta su un praticello (15 m.).

 

CRESTA VAL DI GUERRA (2300 m)    PARETE EST ”VIA VITA”

 Il 21 Settembre 2004, Sergio Liessi e Claudio Mitri hanno aperto una nuova via sulla parete Est della “Cresta Val di Guerra”. Sviluppo 540 m. Difficoltà dal IV al V. Tempo impiegato 6.30 ore. Materiale lasciato 14 chiodi e 3 cordini. Qualità della roccia: buona.

Note: la via corre parallela ed indipendente alla “Via del mondo nuovo”, ma è possibile abbinare la prima parte di questa via fino alla grande cengia mediana e quindi proseguire per i camini della “Via del mondo nuovo”, realizzando un grandioso itinerario di ambiente e di intuizione con difficoltà continue nel primo e ultimo terzo di via. Oppure ancora, con difficoltà minori, salire la prima parte della parete utilizzando la via Liessi-Toso al Torrione Mauro Conighi.

 Dal Rifugio Flaiban – Pacherini (1587 m) si segue il sentiero per il Passo del Mus. Dopo circa 30 minuti si arriva nella Val di Suola Alta; quindi, lasciato il sentiero, si prosegue verso sinistra senza via obbligata lungo i ripidi ghiaioni che conducono alla base della Cresta Val di Guerra, oltrepassando il Torrione Comici e la Cima Val di Guerra. L’attacco della via si trova sulla estrema sinistra del grande portale verticale costituito da due diedri neri, abbastanza marcati (ometto).

 1)         Si sale diritti per facili placche gradonate (II, III), stando in prossimità del fondo del diedro fino alla sosta in una comoda cengia (50 m, sosta: 1 chiodo + 1 cordino).

 2)         Diritti lungo una fessura/camino verticale (IV+), puntando ad una caratteristica nicchia rettangolare. Superato il facile tetto che sovrasta la nicchia (V-), si continua sempre lungo il camino (IV+) fino alla sosta in un terrazzino (45 m, sosta: 2 chiodi + 1 cordino).

 3)         Sempre lungo il camino verticale (IV+), e dove lo stesso si allarga si continua sulla sinistra per placca verticale (V-, 1 chiodo), fino alla sosta in un terrazzino (40 m, sosta: 1 chiodo + 1 cordino).

 4)         Si continua sempre lungo il camino verticale (IV) fino al suo termine in una comoda cengia (1 chiodo) che, attraversata per circa quindici metri a sinistra, porta alla sosta in comune con la “Via del Mondo Nuovo” all’inizio di un profondo camino che nella parte terminale si trasforma in colatoio (40 m, sosta: 1 chiodo).

 5)         Si sale il profondo camino fino al suo termine (IV, IV+); stando sulla sinistra del colatoio si continua lungo una fessura (V) e si arriva alla sosta sulla grande terrazza detritica che fascia a metà altezza tutta la parete (40 m, sosta: 1 chiodi + 1 cordino).

 6)         Diritti senza via obbligata per rocce gradonate e canalini fin sotto le pareti verticali gialle e nere dell’ultimo salto, puntando ad una grande nicchia (II). Dalla nicchia a destra lungo una rampa (II+) fino all’inizio di una quinta che si contrappone alla parete; circa 15 metri più in alto un grande masso le fa da ponte collegandole (130 m, sosta: clessidra).

 7)         Si sale per un breve tratto l’umida parete interna della quinta; si continua passando sotto il masso e appena possibile si sale sullo stesso, che si trova alla stessa altezza di una esile cengia (20 metri, IV, passo V-). Si attraversa a sinistra l’esile cengia (III) fino alla sosta all’inizio di un camino strapiombante (30 m, sosta: 1 chiodo).

 8)         Si continua lungo il camino profondo, viscido e strapiombante fino al suo temine (15 metri, V continuo, 1 chiodo), poi per placca verticale di ottima roccia lungo un’esile fessura (IV+, V-), fino alla sosta in un terrazzino (35 metri, sosta: 1 chiodo).

 9)         Sempre lungo l’esile fessura fino al suo termine sotto dei pronunciati tetti gialli (25 metri IV, IV+), che percorsi verso destra lungo un’esile cengia (III) portano alla sosta all’inizio di una placconata (40 metri, sosta: 1 chiodo).

 10)     Si continua lungo la placconata in obliquo verso sinistra (III, IV); si supera uno strapiombo (IV+, 1 chiodo), si arriva alla sosta in una altra esile cengia, all’inizio di una fessura che incide la parete gialla e verticale che corona la cresta (35 metri sosta: 1 chiodo).

 11)     A sinistra lungo l’esile cengia che incide la parete gialla e strapiombante (III) fino al suo termine in un comodo terrazzino (35 metri).

 12)     Superato facilmente lo strapiombo iniziale (IV+, 1 chiodo) si continua verso destra, poi a sinistra per placche e rocce gradonate (II) fino alla Cresta Val di Guerra (20 metri).  

 13)     Discesa: come per la “Via del mondo nuovo”.

 

TORRIONE MAURO CONIGHI (2150 m)   PARETE EST VIA LIESSI-TOSO

 Primi salitori: S. Liessi e V. Toso, 3.7.99

Sviluppo 350 metri. Difficoltà: 3°, tratti 4° e 4°+, un tratto 5°-

Tempo impiegato : 4.30 ore. Materiale lasciato: 5 chiodi di sosta e 1 di via; 4 cordini su clessidra

Avvicinamento: 40’ dal rifugio

Discesa: con corde doppie da 50 metri lungo la via di salita (soste attrezzate)

Note: Nel cuore dell’immensa parete est della Cima Val di Guerra una via bella ed agevole in fessura e camino, già ripetuta, che termina su una torre incassata fra le quinte e dedicata allo storico passato gestore del rifugio Flaiban-Pacherini. Roccia buona.

Dal rifugio Flaiban-Pacherini verso il passo del Mus. Dopo 25 minuti abbandonare il sentiero traversando a sinistra sotto le pareti del Torrione Comici e della Cima Val di Guerra. Per prati erbosi e poi per sfasciumi puntare presso il centro della parete verso un evidente camino scavato dall’acqua (conoide nevoso fino a metà stagione). 

1)      Salire poco a destra del camino (3°, 3°+) fino a una cengia, proseguire per placche e una fessura strapiombante (pass. 5°-, clessidre) fino a sostare su comoda cengia. (45 m.) (E’ possibile attaccare la via 15 metri a destra con difficoltà leggermente inferiori).

 2)      Salire dritti per fessurette erbose alla destra di una quinta rocciosa per una lunghezza fino a un terrazzino alla base di un profondo colatoio gradinato (50m.; 3°, passi 4°).

 3)      Salire per una rampa obliqua a sin. per 15 metri (2°), quindi scalare un camino largo e superficiale per 30 metri fino alla sosta (4°).

 4)-5) Proseguire dritti per 10 metri ad una larga cengia (passo 4+), da cui, con due tiri di corda, si supera, senza particolari passi obbligati ma mantenendo la direzione verticale o leggermente a sin., una lunga placca articolata, arrivando a una nuova cengia detritica (95 m.; 3°, passi 4°- e 4°).

 6)      Dalla cengia vincere la soprastante paretina articolata (4°) e, dopo un facile gradone, il successivo profondo camino (4+), uscendone infine a destra a una cengia (50 m.).

 7)      Appena a sin. salire per gradoni a prendere un nuovo camino, divertente e su ottima roccia (4° e 5°-, 1 chiodo), puntando alla soprastante forcelletta con un grande masso incastrato (50 m).

 8)  Dal masso una breve parete (5°-) a sin. porta sotto la cima del nostro Torrione che si raggiunge con 15 metri di 2°.

 

TORRIONE MAURO CONIGHI (2150 m) PARETE EST ”VIA VALZER CUL CLAP”

 Il 10 Giugno 2000, Sergio Liessi e Craighero Celso hanno aperto una nuova via sulla parete est della “Cima Val di Guerra”. Sviluppo 300 m di cui 115 m in comune con la “Via Liessi-Toso”. Difficoltà dal III al VI, con passi di VI+. Tempo impiegato 4.30 ore. Materiale lasciato 8 chiodi (ch), 5 cordini. Qualità della roccia: buona.

 Dal rifugio Flaiban-Pacherini (1587 m) si segue il sentiero per il Passo del Mus. Dopo 30 minuti circa abbandonare il sentiero traversando a sinistra sotto le pareti del Torrione Comici e della Cima Val di Guerra. Per prati erbosi e poi per sfasciumi puntare allo spigolo di un evidente diedro. L’attacco si trova alla base di un marcato camino a circa trenta metri alla sinistra dello spigolo (1 chiodo).

 Note: dalla sosta del 4° tiro traversando a destra lungo una cengia per una decina di metri ci si collega alla “Via Liessi-Toso” corrispondente al 3° tiro.

 1)          Si sale diritti lungo il marcato camino fino al suo termine (V-), lasciando sulla destra un colatoio si traversa a sinistra quasi in orizzontale per alcuni metri (chiodo), per poi continuare diritti su placca articolata (IV+) fino alla sosta in un piccolo terrazzino (25 m, sosta: 1 chiodo).

 2)          Si continua diritti su placca articolata senza grosse difficoltà (IV+, V-, 2 chiodi), fino ad un punto di sosta in un piccolo terrazzino (25 m, sosta: 2 chiodi, 1 cordino).

 3)          Sempre diritti su placca verticale con pochi ed esili appigli ed a tratti strapiombante (V+, VI, con passi di VI+, 2 chiodi), lasciando sulla destra un diedro fessurato e poco marcato, fino ad arrivare in sosta in un comodo terrazzo (35 m, sosta: 1 chiodo, 1 cordino).

 4)          Si sale un breve camino profondo formato da una parete staccata (III), poi lungo una placca appoggiata (III) fin sotto una fessura/camino che si supera senza grosse difficoltà (IV, V-); si continua lungo parete gradonata fino ad arrivare ad un punto di sosta in un terrazzo (50 m, sosta).

 5)          Sempre per facili placche gradonate ed articolate, lungo camini/fessure (III, III+), fino alla sosta in comune con la “Via Liessi-Toso” in una larga cengia detritica (50 m, sosta: 1 cordino).

 6)          Dalla cengia si continua lungo la soprastante paretina articolata (IV) e dopo un facile gradone (II) si supera il successivo profondo camino (IV+, passi V-), uscendone infine a destra in una cengia (50 m, sosta: 1 chiodo, 1 cordino).

 7)          Appena a sinistra si sale lungo una parete gradonata (III) ed il successivo nuovo camino, divertente e su ottima roccia (IV, V-, 1 chiodo), puntando alla soprastante forcelletta con un gran masso incastrato (50 m, sosta).

 8)          Dal masso una breve parete (V-) a sinistra porta sotto la cima del nostro Torrione che si raggiunge con 15 metri (II).

 9)          Discesa: con corde doppie da 50 metri lungo la via di salita (soste attrezzate).

 

CIMA VAL DI GUERRA (2353 m) – PARETE NORD ”VIA MIRIAM”

 Il 4 Agosto 1999, Sergio Liessi e Vanni Toso hanno aperto una nuova via sulla parete nord della “Cima Val di Guerra”. Sviluppo 225 m. Difficoltà dal II al IV. Tempo impiegato 2.30 ore. Materiale lasciato 4 chiodi (ch). Qualità della roccia: buona.

 Dal rifugio Flaiban-Pacherini (1587 m) si segue il sentiero per il Passo del Mus (2063 m); raggiunto il passo si continua a salire lungo i ghiaioni lasciando sulla sinistra il Torrione Comici e Pacherini, puntando ad un evidente colatoio/camino che si trova alla destra del grande canalone tra il Torrione Pacherini e la Cima Val di Guerra. L’attacco si trova all’inizio dell’evidente colatoio/camino e la direttrice d’arrampicata è rappresentata dal colatoio/camino stesso.

 Note: piacevole scalata di difficoltà contenute, è la prima via su questa parete e congiungendosi alla via normale arriva in cima alla Val di Guerra.

 1)          Si sale diritti lungo una placca alla destra del colatoio, con scarse possibilità di chiodatura ma con difficoltà medio basse, fino ad un punto di sosta in un terrazzino sotto uno strapiombo (50m, II, III, IV, sosta: 1 chiodo).

 2)          Superato il facile strapiombo iniziale si continua in leggero obliquo verso destra fino ad una cengia, poi diritti lungo una placconata articolata fino ad un’altra larga cengia detritica che, attraversata di alcuni metri verso sinistra, porta ad un comodo punto di sosta nel colatoio (30 m, III+, IV-, sosta su spuntone).

 3)          Si continua lungo il colatoio/camino molto stretto fino al suo termine, si supera una placca liscia ma appoggiata (III+, un chiodo) e lasciando sulla sinistra una fessura si sale in bellissima arrampicata un camino formato da una parete o lama staccata; al suo termine punto di sosta nel colatoio/camino, ora largo e detritico (50 m, III+, IV-, sosta: 1 chiodo).

 4)          Si sale diritti il facile e largo colatoio gradonato, interrotto da cenge detritiche, fino ad un punto di sosta, dove il colatoio si dirama in diversi piccoli colatoi o camini superficiali (50 m, II, sosta: 1 chiodo).

 5)          Si continua per alcuni metri lungo uno dei camini superficiali (II) fino ad una larga cengia detritica, con possibilità d’uscita verso destra sulla normale che conduce sulla Cima Val di Guerra; sempre diritti lungo un altro camino superficiale (III+), prendendo come direttrice di salita una parete staccata che si protende verso una piccola forcella, punto di sosta ed incrocio della Via Normale (45 m).

 6)          Dalla forcella lungo la Via Normale seguendo la cresta verso sinistra per facili rocce gradonate e detriti (I, II) si giunge dopo circa 15 minuti sulla Cima Val di Guerra (2353 m).

 7)          Discesa: lungo la via normale segnalata da ometti.